FERRARA: firma contro la violenza sulle donne

conv 3 _1Martedì 18 giugno 2013, una rappresentanza di FIDAPA BPW Italy Sezione di Ferrara, ha preso parte alla presentazione  della “Convenzione No More contro la violenza maschile sulle donne –  femminicidio”.  Il Sindaco Tiziano Tagliani e la Presidente della Provincia Marcella Zappaterra hanno sottoscritto il loro impegno congiunto rivolto alla sensibilizzazione, alla  prevenzione  e al contrasto delle problematiche relative alla violenza sulle donne e alla tutela dei diritti civili. All’incontro erano presenti gli Assessori alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara Deanna Marescotti (Socia onoraria Fidapa) e della Provincia Caterina Ferri, la consigliera di Parità della Provincia di Ferrara Donatella Orioli e le Rappresentanti delle Associazioni femminili del territorio. Realtà promotrici della Convenzione sono: UDI Ferrara, Centro Donna Giustizia, Casa Internazionale delle donne, GiULiA (Giornaliste Unite Libere Autonome), D.i.Re (Donne in rete contro la violenza). Le Associazioni femminili condividono da tempo, in forme diverse, l’impegno concreto di aiuto e sostegno alle donne del territorio e, attraverso la Convenzione hanno voluto richiamare l’impegno degli Enti e delle Istituzioni su questi temi, che devono essere riconosciuti e affrontati nelle loro implicazioni culturali, sociali e politiche. L’adesione alla Convenzione, da parte del Comune e dell’Amministrazione Provinciale,  conferma le scelte fino ad oggi perseguite nel nostro territorio,  fra la rete istituzionale e le associazioni, per garantire interventi condivisi di prevenzione e sensibilizzazione e servizi di sostegno alle donne vittime di violenza. Essa intende  porsi come occasione ulteriore per individuare azioni volte a intervenire nell’educazione, nella formazione, nella comunicazione, nella sicurezza, per un radicale cambiamento culturale, indispensabile per il riconoscimento dei pieni diritti di uguaglianza di genere e di pari opportunità nella nostra comunità.

La convenzione, composta di  81 articoli,  sottolinea  come “il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, de jure e de facto,  sia  elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne” e pone come obiettivo la creazione di una rete integrata fra tutti coloro che si occupano di prevenire e reprimere la violenza.

Negli interventi che si sono succeduti è stato evidenziato come la violenza contro le donne non sia riducibile alla devianza di maniaci o marginali, contro i quali alimentare risposte emergenziali che, paradossalmente, alimentino politiche securitarie. Non c’è un nemico oscuro nascosto nelle nostre strade da espellere: il male è nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle relazioni e nell’immaginario di genere che la nostra società ha costruito. La violenza contro le donne è solo marginalmente rinviabile ad arretratezza culturale, né è retaggio di un passato premoderno: riguarda tutte le latitudini del nostro paese, la provincia come le grandi città, tutte le classi sociali e i livelli di istruzione.  Interroga direttamente la “normalità” e il  presente. Appare pertanto  fuorviante interpretare questa violenza come frutto di un “disordine”  improvviso. Essa è piuttosto un fenomeno che ha radici profonde e stratificate, il cui cambiamento richiede  tempi lunghi e passa inevitabilmente attraverso la formazione e la consapevolezza. Nella scuola ragazzi e ragazze compiono un percorso fondamentale di crescita culturale ed umana. Nei giovani uomini, nelle giovani donne è più forte la possibilità di incidere sulle modalità di relazione tra i sessi e, quindi,  concretamente di fare  prevenzione.

foto no moreL’avvio di percorsi formativi, attenti alla differenza di genere e a modalità relazionali non aggressive, valorizzanti delle diverse identità di donne e uomini, è elemento fondante, per  strutturare nell’individuo convinzioni e comportamenti in grado di produrre pratiche destinate  a cambiare gli atteggiamenti, i modi di pensare se stessi e il mondo.

Fidapa -Sezione di Ferrara– è attualmente impegnata, in collaborazione con Bal’danza, nella realizzazione  di un progetto rivolto alla valorizzazione di figure femminili che nella loro storia di vita hanno sperimentato forme differenti di violenza psicologica. E’ questa una modalità di sopraffazione  difficile da distinguere e definire: si tratta spesso di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nella relazione, quasi mai visibili dall’esterno e per questo maggiormente lesivi dell’autostima e dello stato psichico della persona.  Le protagoniste femminili, oggetto di studio, sono due artiste: Lucrezia Aguiari, detta La Bastardella, cantante famosa di origine ferrarese della metà del’ 700, e Giulia Schucht, vissuta agli inizi del ‘900, moglie russa di Antonio Gramsci, musicista colta e sensibile. Donne profondamente diverse, accomunate da un percorso di vita determinato dalla ricerca della propria identità personale e della realizzazione delle proprie aspirazioni.  Con forza e coraggio hanno saputo rimuovere ostacoli e impedimenti, lasciando segni tangibili del loro passaggio nella storia e nel contesto sociale, culturale, artistico dell’epoca. Il progetto si sviluppa in due momenti diversi,  che costituiscono le tappe  di un percorso  che congiunge idealmente le date simboliche dell’8 Marzo, giornata internazionale delle donne e del 25 Novembre, giornata mondiale contro la violenza alle donne, nella continua costruzione di una sensibilità, di una cultura e di un vivere sociale nuovi che riconoscano il contributo indispensabile ed irripetibile di donne e di uomini.  Il progetto si concluderà il 22 settembre p.v. con l’ultimo incontro programmato.

 

 

 

 

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