Fidapa Forli’ : Convegno sulla MEDICINA DI GENERE IN ONCOLOGIA,

pieghevole_medgen_fidapa-page-001Il  Convegno sulla MEDICINA DI GENERE IN ONCOLOGIA, che si terrà il 31 maggio p.v., presso la Sala Convegni dell’IRST di Meldola (FC) e organizzato da FIDAPA, Sezione di Forlì, in collaborazione con l’IRST-IRCCS (Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori) e l’AUSL della Romagna, è un’ iniziativa che fa parte del programma FIDAPA 2015-2017, 1° annualità, conclude il percorso sull’argomento Medicina di Genere (nuova dimensione trasversale intraspecialità della medicina che studia l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia,fisiopatologia e patologia umana), iniziato nel 2014 con il convegno: MEDICINA DI GENERE: UNA NUOVA FRONTIERA …al quale ha fatto seguito nel 2015, LA MEDICINA DI GENERE NELLE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI: solo domande o già qualche risposta?

La mepieghevole_medgen_fidapa-page-002 (2)dicina di genere indaga sulle relazioni tra l’appartenenza al genere sessuale e l’efficacia delle terapie nel trattamento di determinate patologie. La definizione del concetto di genere, oltre alla differenza relativa ai caratteri sessuali degli individui, include anche e soprattutto numerose peculiarità che derivano sia dalla differente anatomia e fisiologia di uomini e donne sia dai fattori relativi all’ambiente, alla società, all’educazione, alla cultura e alla psicologia dell’individuo. Lo studio del ruolo biologico delle differenze legate al sesso/genere e il conseguente sviluppo della cosiddetta medicina di genere rappresentano un importante passo avanti nei diversi campi delle scienze biomediche.

È infatti evidente l’importanza di una migliore conoscenza delle differenze biologiche e culturali per poter intervenire con cure appropriate alla ricerca di una maggiore efficacia terapeutica accompagnata da una minore tossicità. Lo studio delle differenze di sesso e di genere porterà allo sviluppo di nuovi trattamenti o, comunque, a un migliore utilizzo delle terapie se diversificate per uomini e donne. Nel corso degli ultimi decenni, gli studi oncologici sono stati squilibrati in termini di genere. Dall’analisi dei dati di letteratura appare evidente che il genere influenza  l’esito e la terapia dei tumori. Pertanto, la variabile sesso dovrebbe essere inclusa in tutte le sperimentazioni sia cliniche sia pre-cliniche. Una migliore comprensione delle differenze biologiche tra maschi e femmine può orientare le strategie terapeutiche verso cure sempre più personalizzate e una più efficace gestione clinica della malattia neoplastica.

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