Giornata della memoria 2015: Rovereto “Donne nella Shoah”

foto shoahIn occasione della Giornata della Memoria 2015, la Sezione Fidapa di  Rovereto promuove e organizza per mercoledì 28 gennaio 2015, presso la Sala Conferenze della Fondazione CARITRO, in Piazza Rosmini 5, un evento con la storica e ricercatrice Maria Luisa Crosina. Tema dell’incontro: Donne nella Shoah. L’autrice, nel libro “Le storie ritrovate”, dà voce e raccoglie testimonianze di ebrei presenti in Trentino tra il 1938 e il 1945. Si tratta di racconti orali e scritti, di lettere, documenti, sentimenti, immagini, impressioni, storie drammatiche. Tema dell’incontro, le commoventi vicende di alcune donne ebree deportate ad Auschwitz.

Particolarmente toccanti le vicende di due donne, Eva Haas Flatter ( arrestata quando viveva ad Arco ) e Kate Perlberger in Calio’ ( che si rifugiò con il marito e la figlia a Civezzano). Due donne unite da un’amicizia profonda e separate dalla tragedia della Shoah, una triste storia che si concluse con la scomparsa di Eva e con il senso di colpa di Kathe, che mai si perdonò di non aver potuto salvare l’amica dalla deportazione. Un dolore che segnò profondamente la sua vita e dal quale non si riprese mai più.

Kathe Perlberger, nata a Vienna da famiglia borghese, sposa un violinista siciliano, Bernardo Calio’ con il quale vive a Torino; nel 1940, in fuga dalle persecuzioni, si trasferisce nella piccola frazione trentina di Civezzano. Una famiglia di grande dignità, rispettata dai compaesani, che per sopravvivere lavora come può, senza chiedere nulla. Tutto il paese li protegge nascondendoli in un impenetrabile silenzio. Persino il podestà dichiarerà alle autorità fasciste che il paese non ospita nessun Israelita. Nel 1943 nacque un’altra figlia, Tea e i compaesani andarono in visita. Alcuni anziani di Civezzano ancora oggi ricordano quella bambina dentro una valigia, trasformata in culla. Dove sarà ora Tea? L’ultima volta fu vista in Trentino nel 1970. Le numerose ricerche di Maria Luisa Crosina non danno esito. Improvvisamente, nel 2011, la svolta: Peter Flatter, figlio di Eva, da  Londra, dove vive, incontra in Alto Adige, Tea Calio’ che vive a Lana. Peter, che a Civezzano ricordano come figlio di Kathe, mostra a Tea il libro “Le storie ritrovate “. Dopo anni di ricerche, finalmente l’incontro. Sedici anni prima Maria Luisa Crosina aveva aperto l’introduzione del suo libro : ” Ho scritto queste pagine perché non si disperdano le parole dei vivi e i morti riabbiano un filo di voce “

Il Giorno della Memoria è stato istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000, portando anche l’Italia ad aderire alla proposta internazionale che, proprio in questa data, vuole ricordare le vittime dell’olocausto; questo il primo articolo: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giornata della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, e coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista.

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