La violenza silenziosa, incontro a Trieste con l’Avv. Paola Valle

Il giorno 26 gennaio 2016 alle ore 17,30 presso la sala conferenze dell’ Ordine dei Medici in piazza Goldoni 10, l’avvocato dott. Paola Valle, parlerà su “La violenza silenziosa: aspetti mediatici e legali”.

Laureata presso l’Università di Trieste – facoltà di Giurisprudenza, iniziò l’ attività di collaborazione come consulente per il GOAP, centro antiviolenza donne di Trieste. ha frequentato il corso per la formazione di operatrici presso il GOAP di Trieste. Dal 2002 è iscritta all’ Albo degli Avvocati di Trieste ed esercita la professione presso lo Studio Legale Avv. Santoro. Si occupa quotidianamente e quasi solo esclusivamente della gestione giuridica/extra giuridica di problematiche, anche molto complesse, endo familiari. Ha maturato una quindicennale esperienza in materia di diritto di famiglia e dei minori, tanto sotto il profilo civilistico che penalistico. Ha partecipato a molti seminari specialistici, convegni, giornate studio in questa materia e tenuto in qualità di relatrice 7 seminari di formazione. Collabora dal 2000 con il GOAP.

fidapa violenza silenziosa locandina2 16 (2)-page-001Si definisce violenza un comportamento che faccia uso della forza fisica per recare danno ad altri nella persona o nei beni o diritti. In senso più ampio, l’uso della forza è rappresentato anche da sole parole, minacce, ricatti, allo scopo di costringere, opprimere, per obbligare gli altri ad agire o a cedere contro la propria volontà.
La violenza, si estrinseca quindi non solo in atti violenti ma soprattutto in minacce e sotto infinite altre forme come indurre nelle persone credenze di tipo culturale e religioso influenti sulla sfera psicologica e morale. Violenza può essere mantenere l’individuo nell’ignoranza, ove chi la subisce non si rende neppure conto di subirla vedendosi negata la libertà del suo corpo e della sua mente.
Il sesso maschile, per la sua superiore costituzione fisica, per il suo assetto ormonale, e la sua funzione ancestrale, tende all’aggressività più del sesso femminile, e risulta quindi facile comprendere come gli episodi di violenza si rivelino più frequentemente commessi dall’uomo verso la donna che non viceversa.
In ogni età e contesto sociale viene proposto un determinato modello femminile quasi esclusivamente da uomini desiderosi di plasmare la donna secondo i propri canoni. Attualmente la figura femminile proposta dagli stilisti e diffusa da mezzi mediatici economicamente coinvolti viene proposta estremamente snella, nettamente sottopeso, perfetta nella pelle e nel corpo, vestita alla moda, sovente con indumenti e calzature scomodi e dannosi. Un’immagine che propone un modello irraggiungiblie e che pone le donne in un continuo stress nel tentativo vano di perseguirlo; ciò ovviamente si ripercuote anche nei rapporti familiari.
Si desidera però rammentare che nonostante le imperanti mode, nell’immaginifico dell’uomo alla ricerca della compagna cui accoppiarsi, è sempre sopravvissuta l’immagine della donna ‘riproduttrice’ sana nella costituzione e dotata degli elementi per la cura della prole.
Commentando il termine “violenza psicologica” nell’ ambito della coppia , ci riferiamo ad una serie di atteggiamenti e discorsi volti direttamente a denigrare la donna ed il suo modo di essere. Rientrano in questa definizione tutte quelle parole e quei gesti che hanno lo scopo di rendere la compagna insicura così da poterla controllare e sottomettere. Le donne vittime di violenza psicologica manifestano il loro disagio accusando sintomi somatici vaghi che si ripetono stereo tipicamente e che il medico ha ben imparato a riconoscere: senso di spossatezza generalizzata e prolungata nel tempo, apatia, cefalea, dolori addominali sine materia.
La donna oppressa dalla violenza fisica e psicologica, per paura di vederla reiterata, tende a non confessare il suo stato di paura e di depressione. E’ compito quindi di chi interloquisce con lei (il medico, lo psicologo, l’operatore sociale, l’avvocato), aiutarla a dichiarare il problema e risolverlo .
Dott. Paola Sbisa’, medico chirurgo
presidente FIDAPA BPW sezione Trieste Storica
Trieste, 22.01.2015

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