Treviso: Relazione sui lavori svolti e in programmazione 2011/2012

La Presidente Lucia Turrisi

In riferimento al tema nazionale: “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale” siamo partiti dalla scuola, nucleo centrale della società e che rappresenta il futuro dei nostri giovani. La scuola ha un ruolo prioritario fondamentale nell’educazione, nella formazione e nella maturazione di ogni singolo. L’educazione al rispetto, la valorizzazione delle diverse coscienze e sensibilità che contribuiscono alla crescita sociale del paese non possono passare che attraverso la scuola, che tra le altre istituzioni è proprio quella in cui i ragazzi di oggi, adulti di domani crescono, maturano, definiscono il loro profilo di cittadini.

A prescindere dal clima difficile pregno di tensioni che sta vivendo oggi la scuola riteniamo opportuno fare alcune considerazioni relative alla società odierna; in una società come questa attuale così articolata e complessa, pluralista, multietnica, sempre più diversificata nel suo interno, il compito della scuola appare ancora più impegnativo in quanto deve porre una particolare attenzione alle differenze e pensare ai valori della convivenza e della condivisione in una ottica e in una dimensione molto più vasta rispetto al passato, in una visione d’impegno concreto contro le discriminazioni e le prevaricazioni di ogni genere.

A questo punto sono sorte spontanee le seguenti domande: la scuola italiana inserita in una società come questa appena descritta può risultare abbastanza preparata per affrontare le varie problematiche relative alle nuove esigenze scaturite nel tempo? Possiede il requisiti necessari per risolverle adeguatamente e per contribuire al pieno raggiungimento dell’educazione e della maturazione di ogni singolo? Può essere considerata un percorso formativo al mondo del lavoro anche per le nostre giovani donne?

Per questi motivi abbiamo organizzato e svolto a Treviso in data 25/11/2011 un importante convegno aperto al pubblico e condotto da due validi presidi di liceo classico per esaminare criticamente la struttura scolastica dalla “Riforma Gentile alla riforma Gelmini”.

In questo excursus che ha segnato il passaggio dal vecchio al nuovo mondo della scuola sono state evidenziate le considerevoli differenze strutturali delle due realtà scolastiche. Procedendo in questo lungo iter sono stati analizzati e sottolineati gli aspetti più significativi che hanno inciso profondamente su tutto il processo educativo e di formazione.

Il convegno ha suscitato molto interesse nei presenti; nel dibattito sono emerse divergenze d’opinione che hanno reso l’incontro vivace, caloroso e sostanzialmente produttivo.

In riferimento al tema nazionale relativo alla valorizzazione delle risorse interne abbiamo rivolto l’attenzione verso l’ambiente e particolarmente verso le acque del nostro territorio, delle quali lo studio, l’analisi , la verifica e il controllo costanti ci stanno molto a cuore. In questo contesto è stato organizzato e svolto a Treviso il 24/02/2012 un incontro-dibattito aperto al pubblico sul tema dell’acqua base della vita, bene prezioso da rivalutare, tutelare, sostenere sempre. Lo scopo dell’evento è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche relative alla conoscenza, alla conservazione, all’uso corretto di un patrimonio essenziale: l’acqua, dalla quale la nostra città è largamente beneficiata. Chi è chiamato in causa è l’uomo che spesse volte non considera l’importanza di possedere questa preziosa risorsa e anziché usufruirne adeguatamente, con cautela e con estrema cura, la sperpera, la disperde e l’inquina inutilmente causando gravi danni al paesaggio e alla propria salute.

Nel corso dell’incontro sono stati visualizzati e sviluppato i seguenti aspetti relativi al tema:

a) Conoscenza approfondita dell’acqua, nel suo ciclo sulla superficie del globo, della vita microscopica che in essa forma la base della catena alimentare.

b) Descrizione particolareggiata della situazione dei corsi d’acqua, soprattutto del trevigiano e delle problematiche relative all’urbanizzazione e alle lavorazioni industriali.

c) Illustrando delle situazioni emblematiche, confrontare comportamenti diversi da parte di industrie in relazione all’utilizzo di acque per la lavorazione, con risultati ora positivi ora conflittuali, oppure negativi nei confronti dell’ambiente.

Sono state sostanzialmente evidenziate le problematiche relative al rapporto dell’uomo con l’ambiente e con l’acqua.

La relazione condotta con competenza da uno specialista nel settore (ambiente) è stata supportata da tabelle e dati di varia provenienza, da immagini e filmati commentati che hanno reso l’attenzione più viva e più partecipe.

Sono state alla fine prospettate le possibili tecniche risolutive per poter ottenere un’acqua più pulita, un’acqua fonte di vita e di energia pulita.

Come momento di approfondimento del tema nazionale sulla partecipazione e responsabilità per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e solidale, abbiamo organizzato e svolto nel mese di aprile un incontro-dibattito aperto al pubblico e condotto dalla coordinatrice provinciale C.N.A. Donne Impresa M. Rosa Bottan per sviluppare il seguente aspetto relativo al suddetto tema: come impegnarsi per una maggiore partecipazione alla vita pubblica e politica – democrazia paritaria, ambiti e strumenti.

Ci siamo orientate verso questa scelta in base alle seguenti considerazioni: l’ascesa delle donne alla posizione di vertice risulta ancora molto lenta in Italia, nonostante la modifica dell’articolo 51 della costituzione. Infatti il Parlamento non ha approvato le leggi che introducono misure speciali per raggiungere la pari rappresentazione dei generi. Dobbiamo impegnarci attraverso forme adeguate affinché il diritto alla parità sia effettivamente esercitato e riguardi proprio questo aspetto della vita pubblica. D’altra parte anche nel passato la sezione si è interessata, seguendo le iniziative del Distretto, alla promozione di una cultura di genere paritaria, specialmente nell’ambito del lavoro e nel contrasto agli stereotipi sessisti che costituiscono uno dei maggiori ostacoli alla realizzazione femminile nei vari ambiti. In questo contesto abbiamo visualizzato con la coordinatrice i contenuti da approfondire nel corso dell’evento, che saranno i seguenti:

a. Analisi del territorio sulle esperienze delle donne elette nella istituzioni (Comune, Provincia ecc.) e negli organismo dirigenti (Unindustria, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria e Consigli di Amministrazione).

b. Valutazione delle diversità d’interventi a seconda del genere (sindaco uomo – sindaco donna).

c. Interventi possibili per raggiungere le finalità di cittadinanza attiva di genere. Praticamente come ci si può impegnare concretamente per raggiungere gli obiettivi : rete, trasferimento di azioni positive, riconoscimento delle quote negli organismi d’intervento decisionale etc.

E’ ovvio che gli strumenti operativi da usare insieme in rete con metodologia mirino ad incidere con maggiore efficacia presso l’opinione pubblica, per essere più visibili, per far sentire la missione della nostra associazione, quella cioè di essere movimento di opinione.

Quali sono gli ambiti preferenziali, quali mezzi e gli strumenti idonei per raggiungere una pari rappresentazione di genere? Siamo consapevoli che l’ascesa della donna alla posizione di vertice in Italia appare lenta e difficoltosa nonostante la modifica dell’articolo 51 della Costituzione. Infatti il Parlamento non ha approvato le leggi che introducono misure speciali per ottenere la parità di genere, tanto agognata. Dobbiamo dunque attivarci attraverso forme adeguate affinché questo diritto sia effettivamente esercitato e riguardi proprio questo aspetto della vita pubblica. D’altra parte anche nel passato ci siamo vivamente interessate alla promozione di una cultura di genere paritario specialmente nell’ambito del lavoro e nel contrasto agli stereotipi sessisti che rappresentano uno dei maggiori ostacoli alla realizzazione femminile nei vari ambiti. La nostra relatrice nel corso dell’evento ha approfondito l’argomento del tema proposto con coerenza, competenza e lucidità sottolineando i contenuti più salienti riferiti ad esso: analisi del territorio sull’esperienza delle donne elette nelle istituzioni e negli organismi dirigenti; valutazione delle diversità di interventi a seconda del genere (sindaco uomo-sindaco donna), intereventi possibili per raggiungere le finalità di cittadinanza attiva di genere.

Alla fine della relazione si è fatto presente che la Fidapa si è impegnata nel condividere e supportare la petizione presentata dal coordinamento delle presidenti regionali di pari opportunità per promuovere la parità di genere e la partecipazione della donna alla vita politica attraverso l’introduzione della doppia preferenza di genere nei vari sistemi elettorali delle singole regioni. Sono state date spiegazioni dettagliate sulla procedura per raccogliere le firme e sulla necessità e utilità di aderire a tale petizione, precisando anche che la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità della proposta in quanto la doppia preferenza di genere è solo una possibilità in più per la donna, non costituisce obbligo, non comporta favoritismi.

Il nostro incontro ha conseguito un soddisfacente numero di pubblico interessato e partecipe. Nel dibattito sono emerse calde considerazioni, divergenze di opinione, che hanno reso l’insieme vivace, intenso e sostanzialmente positivo.

In riferimento al tema relativo alla responsabilità e alla partecipazione della donna nel sociale ci siamo accostate, in un certo senso ad esso anche con la presentazione del libro “Donne venete più o meno celebri” di Adriano Rota.

L’incontro si è svolto il 31 gennaio 20112 a Treviso presso la Libreria Marton. Il suddetto testo rappresenta un omaggio alla donne di tutti i tempi che hanno dimostrato in più occasioni un forte senso di responsabilità e spirito critico verso il proprio paese e verso la società, impegnandosi attivamente e con successo nelle varie attività di loro competenza mettendo a frutto il loro credo e le loro doti intellettuali lasciando tracce positive nella storia. Ci ha lusingato che un uomo abbia voluto scrivere un libro sulle donne in chiave positiva. Lo prendiamo come un riscatto da tutte le discriminazioni che tutt’ora sussistono.

Donne venete rappresenta un accurato excursus in cui l’autore presenta una vasta galleria di personaggi femminili che a vario titolo hanno segnato le vicende di Venezia e del Veneto. Una lunga serie di ritratti di donne diventate icone loro malgrado, di donne eternate e rese celebri nel tempo dal loro valore, dal loro fascino intellettuale anche dalla forza di volontà, dal coraggio, dalla determinazione costanti dimostrati nel corso del loro cammino sociale. L’incontro aperto al pubblico ha suscitato molto interesse e nel dibattito sono emerse considerazioni valide e costruttive in favore della donna.

locandina TVRIFORMASCOLASTICA

Partecipazione

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