Introduzione
La parità tra uomo e donna costituisce un diritto fondamentale, un valore comune all’Unione europea ed una condizione necessaria per il conseguimento degli obiettivi europei di crescita, occupazione e coesione sociale. Sebbene le disparità siano tuttora presenti, negli ultimi decenni l’UE ha compiuto notevoli passi avanti verso l’uguaglianza fra i sessi, grazie in particolare alla legislazione varata in questo campo, all’inserimento della tematica della parità nelle varie politiche dell’UE e all’adozione di misure specifiche per l’emancipazione femminile.
Legislazione
Alla parità tra uomo e donna è dedicato un ampio corpus legislativo europeo, composto in particolare da diverse disposizioni del trattato istitutivo e da direttive riguardanti l’accesso all’occupazione, la parità retributiva, la protezione della maternità, il congedo parentale, la sicurezza sociale, specie in ambito lavorativo, l’onere della prova nei casi di discriminazione e il lavoro autonomo. Un ulteriore elemento chiave è costituito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea.
Strategia per la parità fra le donne e gli uomini (2010 – 2015)
La strategia per la parità fra le donne e gli uomini rappresenta il programma di lavoro della Commissione sulla parità fra i sessi per il periodo 2010 – 2015. Segue il duplice approccio di iniziative specifiche e integrazione della tematica della parità fra le donne e gli uomini in tutte le politiche e attività dell’UE (gender mainstreaming), che è diventato il comune denominatore del lavoro dell’UE in materia di promozione della parità fra i sessi.
Situazione delle donne e degli uomini nell’UE
Ma qual è la situazione nell’UE per quanto riguarda la parità tra uomo e donna? I progressi compiuti vengono misurati ogni anno ed illustrati in una relazione sulla parità tra uomo e donna. Ecco alcuni esempi:
- il tasso di occupazione delle donne aumenta, ma rimane inferiore a quello degli uomini, sebbene le donne rappresentino la maggioranza degli studenti e dei laureati;
- le donne continuano a guadagnare in media il 17.8% in meno degli uomini per ogni ora lavorata – un dato che rimane purtroppo stabile;
- le donne continuano ad essere sottorappresentate nelle posizioni che comportano responsabilità politiche ed economiche, anche se la loro percentuale è aumentata nel corso degli ultimi dieci anni;
- la ripartizione delle responsabilità familiari tra uomini e donne resta poco equilibrata;
- il rischio di povertà è superiore per le donne che per gli uomini;
- le donne sono le principali vittime della violenza sessuale, inoltre donne e ragazze sono più esposte alla tratta di esseri umani.
Finanziamenti dell’UE
Il programma PROGRESS (2007-2013) sostiene finanziariamente la concreta attuazione del principio della parità tra i sessi e l’inserimento di questa tematica in tutte le politiche dell’UE. Anche il Fondo sociale europeo promuove la parità uomo-donna.
Istituto europeo per l’uguaglianza di genere
L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere intende fornire consulenze, promuovere la conoscenza e migliorare la visibilità della parità tra uomo e donna.
Rete europea delle donne che occupano posizioni di responsabilità
La rete della Commissione europea delle donne che occupano posizioni di responsabilità in campo politico ed economico è stata creata nel giugno 2008. La rete fornisce una piattaforma a livello dell’UE per lo scambio di buone pratiche e di strategie efficaci per migliorare l’equilibrio nella ripartizione delle posizioni di responsabilità.
Comitato consultivo per le pari opportunità
Il comitato consultivo per le pari opportunità assiste la Commissione nella formulazione e attuazione delle attività condotte dall’UE per promuovere la parità tra uomo e donna. Il comitato favorisce inoltre lo scambio di esperienze, politiche e pratiche tra gli Stati membri e le varie parti interessate. A tal fine, sottopone alla Commissione pareri su vari temi di rilevanza per la promozione della parità tra i sessi nell’UE. Il comitato è composto da rappresentanti degli Stati membri, delle parti sociali a livello europeo e delle ONG.
È stato istituito nel 1981 mediante la decisione 82/43/CEE della Commissione.