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“Appello Donne Media entra in Parlamento”:

“APPELLO DONNE E MEDIA ENTRA IN PARLAMENTO”:   

 Alla Camera e al Senato si sollecita il Governo sull’ interrogazione promossa dall’Appello.  E a Bruxelles se ne discute come case history italiano.   

DA INTERNET ALLE RIFORME, STORIA DI UN SUCCESSO IN RETE – DONNE IN TV E NEI MEDIA: Un nuovo corso per l’immagine femminile. Dalla Rete alle Riforme, buon compleanno Appello Donne e Media!    

 Solo un anno fa abbiamo avviato un’iniziativa che dà corpo alla teoria che vede nelle nuove tecnologie, in specie nel social networking, la declinazione di un nuovo approccio democratico, con un forte ampliamento partecipativo e decisionale. La domanda che bisogna porsi è “Se e come il web possa influenzare la politica” e riflettere sulle potenzialità sociologiche insite nell’uso della tecnologia. Proprio in questi giorni, a Bruxelles, si è svolto sul tema un ampio dibattito, in cui l’iniziativa italiana dell’ “Appello Donne e Media” è citata quale caso di studio. Cosa è accaduto e che significato si può attribuire? (In allegato la cronologia dell’iniziativa).Con la campagna web “Donne e Tv”, abbiamo lanciato attraverso il quotidiano online, key4biz, un tam tam in Rete, raccogliendo oltre 1350 adesioni tra le Associazioni,  a loro volta composte da migliaia di soci, e singole persone. Siamo così riusciti a fare “massa critica” e quindi ad entrare nei palazzi della politica, dove le cose si decidono e si possono finanche migliorare.     

 L’utilità del social networking sta proprio nell’interagire con l’Agenda Politica: è la nuova grande forma rivoluzionaria della fase 2,  quando la consapevolezza degli obiettivi da raggiungere è concreta e non retorica.  Con la ripresa dei lavori, Camera e Senato stanno calendarizzando l’interrogazione parlamentare  che abbiamo promosso, sottoscritta da parlamentari di ogni estrazione. L’ onorevole Roberto Rao (UDC), la senatrice Emma Bonino (P. Radicale) e la senatrice Vittoria Franco (PD), stanno sollecitando il Governo a dare risposta alle richieste puntuali lanciate dall’Appello. Chiediamo al Governo:    

 a. di ratificare il nuovo contratto di servizio RAI( in regime di prorogatio ormai da un anno);    

b. di convocare il Tavolo di confronto necessario per la condivisione di un codice “donne e media”    

c. di insediare anche in Italia, come negli altri Paesi europei,  l’Organismo che dunque potrà monitorare il rispetto di quelle norme  adottate,  valide per tutti i mezzi di comunicazione e non solo per la tivù pubblica;    

a.  di avviare ogni azione idonea per il raggiungimento di uno standard Europeo sul tema.    

Dunque cambiare si può. L’interrogazione parlamentare è un ottimo modo per celebrare il “primo compleanno dell’Appello”. Il governo a questo punto dovrà fornire risposte idonee, poiché una comunità sempre più ampia e
trasparente attende di valutarle. Per una migliore rappresentazione mediatica del mondo femminile,
    

 DA INTERNET ALLE RIFORME, APPELLO DONNE E MEDIA E’ GIA’ LA STORIA DI UN SUCCESSO IN RETE.        

In attesa di aggiornarci sugli ulteriori sviluppi, invito quanti ancora intendano partecipare al percorso di riforme in atto a sostenerlo con la propria adesione, inviando nome e cognome a donnetv@key4biz.it g_cims@hotmail.com    

 Un sincero saluto, Gabriella Cims.
  

 http://www.key4biz.it/News/2010/01/13/Contenuti/firmatarie_appello_tv_contratto_servizio_rai.html 

  
 Gabriella Cims, Promotrice Appello Donne e Media, Roma, Via Riccardo Forster 87 – 00143   mail: g_cims@hotmail.com TEL. 338-3015891  
 
      

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