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Appello Donne e Media: ‘La Rai non ha rispettato la policy di genere’

Carissime/i
Ad un passo dalla consultazione pubblica sulla Rai, convocata nella giornata di domani, è fondamentale ribadire la necessità di una rappresentazione realistica e non stereotipata delle donne.
Recentemente il Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, On. Roberto Fico, ha risposto alla nostra lettera sulla mancata attuazione da parte di RAI della policy di genere da noi elaborata e proposta nel 2010 e in vigore ormai dal 2011.
L’Ufficio di Presidenza, con il sostegno politico unanime, ci dà piena ragione sia sulla singola trasmissione (l’Eredità e le “Professoresse” con la scopa in mano), sia sul piano generale.
Annunciano una loro comunicazione alla RAI, segnalando i rilievi che abbiamo mosso.
E’ un nostro brillante successo.
Diamo forza agli obiettivi che condividiamo e facciamo girare quanto più possibile la notizia sui rispettivi network:è la nostra vera forza motrice!!
Un sincero saluto
Gabriella Cims
Promotrice Appello Donne e Media

Giornalista, Blogger Huffington Post
Appello Donne e Media, la Vigilanza conferma: ‘La Rai non ha rispettato la policy di genere’

Cosa farà adesso la Rai? Come intende attuare gli impegni per la policy di genere assunti dal 2011?
di Redazione | 11 marzo 2016, ore 11:11
Roberto Fico
Con una lettera dell’on. Roberto Fico, presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi, l’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha risposto alla promotrice dell’Appello Donne e Media, Gabriella Cims, a seguito della segnalazione inviata alla Commissione sulla programmazione Rai in tema di rispetto delle donne.

La lettera di segnalazione, inviata anche ai vertici Rai, è stata sottoscritta da un’autorevole rappresentanza dell’Appello Donne e Media, il network di associazioni, rappresentanze professionali, organismi di parità nazionali e territoriali, che ha elaborato e promosso la prima “policy di genere” del servizio pubblico televisivo, sensibilizzando sia la Commissione paritetica Governo-Rai, sia la stessa Commissione di Vigilanza, rendendo così possibile l’inserimento di 13 articoli ad hoc nel Contratto di Servizio tutt’ora in vigore, la carta in cui Rai e Governo sanciscono i doveri dell’azienda in quanto concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.

Tra le sottoscrizioni, quella della consigliera nazionale di parità, Francesca Cipriani, il coordinamento Consulta delle Donne, molte associazioni storicamente impegnate nell’affermazione dei diritti delle donne, tra le quali Fidapa BPW Italia, UDI, CIF, Soroptimist International, Zonta International, AIDDA, gli organismi di parità dell’Associazione Nazionale Magistrati, di ENEA, degli atenei Università Sapienza di Roma, Roma Tre, Tor Vergata, della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Associazione Stampa Romana, il presidente di Pubblicità Progresso, il direttore del quotidiano sulla digital economy key4biz.it, la dirigente del Bic Lazio.

Nella lettera alla Vigilanza, il network ha espresso “seria preoccupazione per l’inadeguata…

 

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