FIDAPA BPW ITALY - DISTRETTO NORD EST

LA GIORNATA DEL RICORDO: L’ESILIO E LE FOIBE

SEZIONE FIDAPA -BPWITALY DI TRENTOPresentazione della Presidente  Marina Martelli
Oggi, giornata del ricordo, commemoriamo le vittime delle foibe e ricordiamo l’esodo dei 35.000 italiani, gente nostra, dell’Istria, di Fiume, della Dalmazia, costretti a lasciare le loro terre, le loro case, i loro beni, i loro affetti. Oggi ricordiamo una ferita italiana, una pagina di storia triste che ci riguarda, in quanto italiani.
Una pagina di storia per molto tempo (oltre cinquant’anni) taciuta, minimizzata o addirittura negata. Ma la forza della verità – la verità che rende liberi, prima o poi viene a galla – quasi per una nemesi storica, trionfa, facendo pagare il fio a chi vergognosamente l’ha sotterrata.
Apro una piccola parentesi storica: la triste vicenda dell’esodo giuliano-dalmato e delle foibe ha inizio dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 per scatenarsi poi nel 1945 e
nell’immediato dopo guerra.
1943 – I partigiani del Maresciallo TITO invadono l’Istria. L’intento è quello di raggiungere Trieste ed impadronirsi del territorio. Comincia la prima fase dell’esodo e dell’infoibamento. Che cosa sono le foibe? Sono delle fosse, delle voragini rocciose disseminate sull’altipiano carsico. A centinaia gli italiani vennero trucidati e, per occultarne i cadaveri, gettati appunto nelle foibe. Pulizia etnica – odio etnico. La loro unica colpa era quella di essere italiani. La cosa più vergognosa è che persino i partigiani italiani, in nome dell’ideologia comunista, parteciparono a questo scempio.
Novembre 1944 – Vorrei ricordare il martirio della brigata partigiana Osoppo. Formatasi dopo lo scioglimento di un reparto alpino, lottò contro i tedeschi e i fascisti difendendo la
Venezia Giulia dalle mire espansionistiche del Maresciallo Tito. La brigata Garibaldi e la brigata ppolito Nievo, in nome dell’ideologia titino-comunista, ostacolarono tutte le sue operazioni rendendola inutile. Nel novembre del 1944 il Segretario del PCI, Palmiro Togliatti, ordinò a tutte le formazioni partigiane di unirsi al 9° Corpus Sloveno. La brigata Garibaldi accolse subito la r ichiesta; la brigata Osoppo la rifiutò, la respinse. Fu punita: in un’imboscata furono trucidati, per mano di una pattuglia della brigata Garibaldi, venti partigiani, tra cui il fratello di Pier Paolo Pasolini. Italiani contro italiani, partigiani contro partigiani.
Nel 1945 – mentre l’Italia veniva liberata grazie all’intervento degli anglo-americani – a Trieste e nell’Istria avvenne la tragedia: Trieste venne occupata dalle truppe di Tito dal 2 maggio al 12 giugno 1945 e visse quelli che vennero definiti i “40 giorni del terrore”. Scusate, non voglio dilungarmi, perché questa sera abbiamo l’onore di avere come relatrici
tre donne, tre socie Fidapa che hanno vissuto in prima persona, pagandone le conseguenze, quel terribile periodo storico:
GRAZIA FONIO
LICIA MARAMPON
ANNAMARIA SCHLECHTER
Sentiremo le loro testimonianze, le loro storie, i loro dolori. Non odio, né rancore, ma IMPEGNO ! Impegno nel riconoscere il valore della Democrazia e della Pace – Impegno contro ogni forma di razzismo, di discriminazione sociale e di integralismo – Impegno per un’Europa sempre più unita e democratica, formata da uomini e donne di buona volontà uniti nel rispetto dell’Uomo verso l’Uomo per realizzare un mondo migliore.
e della Pace – Impegno contro ogni forma di razzismo, di discriminazione sociale e di integralismo – Impegno per un’Europa sempre più unita e democratica, formata da uomini e donne di buona volontà uniti nel rispetto dell’Uomo verso l’Uomo per realizzare un mondo migliore.

 

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