Mostra di Nora Carella a Bruxelles – Una socia triestina

Si è chiusa con grande successo all’Ufficio di collegamento della Regione FVG a Bruxelles la mostra della pittrice Nora Carella. Il finissage è stato sottolineato da un’intensa serata letteraria dedicata a Trieste dall’Associazione Austriaca in Belgio.In questa mostra, che testimonia la creatività di Nora Carella dagli anni novanta a oggi grazie anche a numerosi inediti realizzati tra il 2010 e il 2011, la pittrice presenta paesaggi d’acqua, ispirati in prevalenza alle vedute lagunari e di Venezia e nature morte di vetri e di fiori, che dipinge spesso a memoria, senza disegno preparatorio, usando, a volte, soltanto le dita. E cogliendone con tratto magistrale le trasparenze e, come nei suoi notissimi ritratti, la luce.
Il magico scintillare di quest’ultima attraverso l’acqua della laguna e quella racchiusa entro eleganti forme di cristallo, rappresentano infatti da alcuni anni la nuova maniera della Carella. Che, come ogni vero artista, è capace di rinnovare il proprio linguaggio e, in questo caso, di reinterpretare attraverso un segno luministico anche i colori e i temi di un raffinato quotidiano. La pittrice sa racchiudere nel suo pennello, in modo del tutto personale, la grazia e il lirico sentire di De Pisis e il silenzio della pittura morandiana, arricchendo per altro spesso tali parametri di una veemenza fauve, che fa da contrappunto, come in un diagramma musicale, a momenti di delicato lirismo.
Attraverso un lessico del tutto contemporaneo la Carella ripropone quella valenza luministica che, nel corso dei secoli, è stata l’arma vincente della grande pittura italiana ed europea, dimostrandosi una delle poche artiste capaci di imprimere nelle proprie opere un segno di luce, che è stata elemento fondamentale nella pittura di ogni tempo.(Marianna Accerboni, curatrice della mostra)
La mostra sarà ora trasferita alla Banca Monte Paschi Belgio della capitale belga, dove s’inaugurerà ufficialmente il prossimo 5 aprile per rimanere visitabile fino al 30 del mese.
Nora Carella formatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, attiva a Roma e a Trieste, è nota in Italia e all’estero per i luminosi ritratti di gusto postimpressionista in cui ha effigiato insigni personaggi del mondo artistico e culturale, della politica e della diplomazia, tra cui Farah Diba e la famiglia reale persiana, che si recò a immortalare a Teheran; l’ex presidente americano Jimmy Carter, Giulio Andreotti, Gianni Agnelli, Enrico Berlinguer, Ernesto Calindri, Lino Banfi, Dalila di Lazzaro, Pippo Baudo, Gianfranco Fini, vari sindaci di Trieste e presidenti del Lloyd Triestino. E l’abilità nel ritrarre i personaggi, penetrandone a fondo la personalità attraverso la magia dello sguardo, ha portato l’artista a una notorietà che ha superato i confini italiani.
Ha iniziato la propria attività artistica nella Roma degli anni Settanta, dove, dopo una personale di grande successo alla galleria Querel, aveva aperto un ampio ed elegante studio A Trieste ha effigiato il vescovo Bellomi, i sindaci Mario Franzil e Gianni Bartoli e vari presidenti del Lloyd Triestino – tra cui Vittorio Fanfani e Michele Lacalamita.  La Carella espone quindi con successo in tutto il mondo: da New York, a Madrid, a Casablanca. E a Roma due sale di Palazzo Pignatelli vengono intitolate a suo nome e ospitano in permanenza i suoi quadri. Altre opere sono collocate in collezioni pubbliche, quali l’Accademia Burckhardt, le ambasciate di Persia e di Bulgaria e la pinacoteca di Montecassino e, a Trieste, il Palazzo della Prefettura, il Lloyd Triestino, il Municipio, il Museo Revoltella, la Biblioteca Statale, Palazzo Gopcevich e l’Archivio di Stato.
Recentemente ha esposto a Roma nelle sale di Castel Sant’Angelo e a Milano alla Galleria Ars Italica, presentata dal noto critico Rossana Bossaglia, che ha definito con entusiasmo la sua pittura personalissima. Nel capoluogo milanese le sue opere si trovano inoltre alla Galleria No Vacancy.

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