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Quale futuro per la provincia di Belluno?

Bpw_2015_11_27Doveva essere un faccia a faccia, ma la defezione dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, lo ha trasformato in un one-man show, sostenuto in maniera disinvolta dall’onorevole Gianclaudio Bressa, già sindaco di Belluno.
Quattro club, Lions, Rotary, Fidapa Bpw Italy e Soroptimist, assieme al settimanale L’Amico del Popolo, a fine novembre, avevano invitato al Teatro del Centro Diocesano soci e pubblico, per un convegno dal titolo “Una provincia da salvare, protagonisti a confronto”. Il confronto, appunto, non c’è stato, ma la lunga e circostanziata introduzione, da parte del moderatore, Luigi Guglielmi, giornalista dell’Amico, ha comunque permesso, ai pochi che non ne fossero stati a conoscenza, di capire quanto sta avvenendo nelle stanze del potere, in merito al futuro della provincia dolomitica. Dopo il saluto iniziale da parte del dottor Filiberto Dal Molin, da parte di tutti i club, e dopo avere accennato al pericolo di rimanere senza Amministrazione provinciale e senza Prefettura, è intervenuto il moderatore Gugliemi, ricordando che le leggi esistono, per salvare la provincia. Lo Statuto regionale per la specificità del 2012, la Legge regionale n. 25, in gran parte redatta a Belluno e, un mese fa, la Legge Delrio, legge svuota province che però dispone di articoli importanti per le province montane di confine, Belluno, Verbania e Sondrio, garantiscono il mantenimento della provincia. L’inghippo sta nei finanziamenti, di cui la Regione Veneto non dispone.
L’onorevole Bressa, dal canto suo, vede la situazione con maggiore distacco. Ammette il percorso accidentato della legge, la quale è stata approvata da tre maggioranze politiche diverse e poteva essere migliore, ma scommette sulla bontà dell’”area vasta” e vede di buon occhio anche lo status di ente di secondo livello, non più politico, bensì amministrativo. La legge regionale sarebbe decisiva, se si potesse applicare, ma rimane sospesa a causa della complicata finanza pubblica. Fosse possibile incassare i proventi derivanti dallo sfruttamento idro-geologico per la produzione di elettricità, la provincia ne verrebbe avvantaggiata.
Il convegno ha quindi visto l’intervento del pubblico, attento e preparato, che ha stuzzicato l’on. Bressa, con domande anche in merito ad un eventuale passaggio al Trentino-Alto Adige, al ripristino della Ferrovia verso Dobbiaco, al pericolo di vedersi privati della Prefettura, al taglio di milioni di Euro di finanziamenti e riconoscendo nella marginalità territoriale e assenza di buone infrastrutture uno dei più grandi problemi. La Fidapa Bpw Italy di Belluno seguirà con attenzione gli sviluppi della vicenda, come programmato dall’attuale Comitato di presidenza.

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