Quali sono le cause psicologiche e culturali di una dittatura? Ne discutono le socie della Sezione Val di Non

2014 Onda FidapaComprendere i meccanismi delle dittature attraverso un film. Questo è l’intento della serata organizzata martedì 8 luglio dall’Associazione F.I.D.A.P.A. in collaborazione con il Comune di Terres e la Biblioludoteca del Contà (ore 20.45 presso Biblioteca del Contà-Punto Lettura di Terres).

L’incontro vedrà la proiezione de L’Onda (Dennis Gansel, 2009) a cui seguirà un dibattito con Giorgio Ragucci Brugger e Lucia Ferrai, appassionati di cinema e studiosi di filosofia politica.

In un liceo tedesco il professor Wenger propone un esperimento per mostrare ai suoi studenti come funziona un regime totalitario instaurando, in classe, una sorta di governo fondato sulla disciplina e l’obbedienza. Quella che sulle prime sembra una semplice esercitazione sfugge, invece, completamente al controllo. E’ solo un’esercitazione che, sulle prime, viene accolta con un certo sarcasmo da molti studenti ma, come ogni “gioco”, tutto sta nell’impararne le regole per poi appassionarsi. Nonostante il finale, il film fornisce spunti di riflessione su quali effetti possa sortire, sui singoli individui, l’adesione ad un gruppo i cui confini sono tanto rigidamente definiti da sancire automaticamente chi vi può appartenere e chi deve essere tagliato fuori. Così anche nel gruppo dell’Onda le ragazze che oppongono un pensiero personale a quello omologante del gruppo, vengono escluse.
Ma su cosa si fonda lo spirito di gruppo? Il forte senso di appartenenza, il processo di idealizzazione del proprio gruppo ed il sentimento di orgoglio che da esso deriva. Il meccanismo dell’identificazione passa anche attraverso l’adozione di un abbigliamento uniforme e di convenzioni comunicative come, per esempio, la forma di saluto e consolida il legame tra i membri di un gruppo. I ragazzi iniziano a riconoscersi come facenti parte di uno stesso gruppo anche al di fuori delle mura della classe. Alcuni di loro trovano nel gruppo e nella sua ideologia degli stimoli per attivare nuove risorse nella sfera individuale.

Nell’ambito di un’esperienza così totalizzante, il confine tra gli aspetti positivi e quelli nocivi è molto sottile e l’entusiasmo ideologico rischia di accecare anche chi dovrebbe mantenere una certa lucidità per proteggere il setting dell’esperimento ed i suoi partecipanti. E invece la situazione sfugge al controllo del professore.

Tratto da un romanzo di Todd Strasser, che racconta l’esperimento La Terza Onda tenuto dal professore di storia Ron Jones agli studenti della Cubberley High School di Palo Alto, in California, il film diretto da Dennis Gansel è decisamente interessante, perchè basato sull’idea che anche in una società contemporanea e sviluppata possa insinuarsi la dittatura quale sistema direzionale. L’ idea alla base di questa pellicola  (qui riprodotta nella Germania contemporanea), ci mostra con chiara evidenza come fenomeni totalitari (anarchie, oligarchie, dittature) possono sempre essere possibili. Si potrebbe obiettare che i limiti del film di Gansel stiano nel suo assunto chiaramente pedagogico, ma senza queste caratteristiche,” L’ Onda” non avrebbe poi tanto senso.

Regia: Dennis Gansel (2009)

Dall’intreccio della trama nascono spontaneamente alcune domande:

Quali sono le cause psicologiche e culturali di una dittatura?

Esistono forme di dittatura (future o attuali) anche nella nostra democrazia?

Questi e tanti altri temi saranno sviluppati nel corso del dibattito finale (i.b.)

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